domenica 24 febbraio 2013

"Cullando un Sogno" Albina Dealessi e Nadia Presotto

Benvenuti.

Vado a pubblicare invito e comunicato stampa della prossima mostra di due care amiche, Nadia e Albina, pittrici e organizzatrici di eventi di tutto rispetto.

Naturalmente un grandissimo in bocca al lupo!!!!!!!!!






COMUNICATO STAMPA

COMUNE DI CONZANO


VILLA VIDUA
Via Don Francesco Oddone 5
CONZANO ( AL )

CULLANDO UN SOGNO
Albina Dealessi – Nadia Presotto

MOSTRA D’ ARTE CONTEMPORANEA

Dal 17 marzo 2013 (inaugurazione ore 17)
al 1 aprile 2013

Orari:
sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30
lunedì 1 aprile dalle 10 alle 18.30

Ingresso libero

Il Sindaco Emanuele Demaria inaugura domenica 17 marzo alle ore 17 la mostra di pittura “Cullando un sogno”, con due artiste residenti in Conzano: Albina Dealessi e Nadia Presotto, allestita nella prestigiosa Villa Vidua, scrigno che ha ospitato importanti rassegne espositive, da Folon a Luzzati, da Musante a Enrico Colombotto Rosso, dagli artisti della Cracking Art a Mondino, solo per citarne alcuni.
Ora Villa Vidua ospita “Cullando un Sogno” , la mostra itinerante che approda a Conzano, dopo la tappa del 2012 presso il Goethe Institut di Friburgo in Germania e quelle precedenti di Lu Monferrato (Spazio La Nisolina e Museo San Giacomo), Biella presso lo Spazio gelsoMerlino, Alessandria- Museo Etnografico, Villa Serra di Sant’Olcese (GE), Calcagno Art Studio di Venezia, in concomitanza con la 54° Biennale.
Le due artiste presentano i loro ultimi lavori, realizzati con i colori ad olio, acrilici e collages, che trasportano il visitatore in un viaggio fantastico tra i paesaggi dell’ anima e astrazioni intelligibili.
Nelle tele di Albina Dealessi il colore, spesso come vuole la spatola ed intenso per il piacere della materia, crea sovrapposizioni che rimandano ad immagini di irreali paesaggi, nei quali il cielo e la terra che si incontrano con l’ acqua, emergono ovunque ed il confine tra le forme e le ombre è sempre più distante.
Nadia Presotto, ideatrice del progetto artistico, presenta paesaggi nati dall’ unione tra il linguaggio figurativo e quello astratto. Con il suo lavoro tende a superare la comune interpretazione di paesaggio e con l’ azione artistica si colloca fori dagli schemi tradizionali.
Le due artiste hanno partecipato, oltre alla mostra itinerante “Cullando un Sogno” a numerose rassegne espositive in varie città italiane (Venezia, Torino, Genova, Milano, Roma, Messina, Casale M.to, Reggio Emilia, Padova…) e estere (Londra, Friburgo, S. Paul de Vence). Sono state presenti alla rassegna torinese della 54° biennale di Venezia, all’ interno di Padiglione Tibet.
Le loro opere sono pubblicate in numerosi cataloghi, l’ ultimo accompagna l’ attuale mostra, con la presentazione del Sindaco di Conzano Emanuele Demaria.
La mostra gode dei Patrocini del Comune di Conzano e della Provincia di Alessandria.

Informazioni utili: “Cullando Un Sogno” – bipersonale Albina Dealessi e Nadia Presotto – Villa Vidua – Conzano – dal 17 marzo al 1° aprile 2013. Ingresso libero. Tel. 0142.925132.


Al prossimo post!
Andrea

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sabato 16 febbraio 2013

Annunciazione



"Annunciazione"
acrilico e foglia oro su tela cm 160x100 (2 tele cm 80x100)
2013
andrea mattiello, annunciazione, foglia oro, artista, giuseppe benvenuto, foggia, contemporanea galleria d'arte, acrilico, tela, feto, testa, testa altrove, adigrafia, andrea, pittore, mattiello, galleria or

lunedì 11 febbraio 2013

Foglia oro e lavori recenti

Benvenuti.

L'ultima serie dei miei lavori iniziata lo scorso dicembre si caratterizza per l'applicazione della foglia oro e  l'utilizzo del colore marrone, colore fino ad oggi completamente ignorato.

Come già in passato, dai preziosi mosaici bizantini ai fondi oro medioevali, l'oro ha sempre avuto per la sua preziosità e la sua luce una valenza mistica, spirituale legata a una dimensione non terrena e pertanto il soggetto che si trovava ad esservene "contenuto" tendeva ad acquisire all'occhio dell'osservatore forza e pulizia interiore, ad elevarsi dal piano materiale e a trascendere la fisicità.

Perchè ho iniziato a usare la foglia oro nei miei lavori?
Credo che inconsciamente sia stata una reazione all'attuale clima di sfiducia che sentiamo intorno e dentro di noi... il costante sentimento di incertezza con il quale conviviamo che mina la possibilità di guardare a un futuro più tranquillo ci costringe a vivere aggrappati a  un presente che guarda sempre più    frequentemente al passato.
E la mancanza di prospettive ci "deprime" e "reprime", ci ancòra  a noi stessi in una continua distruttiva autoalimentazione.
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andrea mattiello "risveglio"
acrilico e foglia oro su tela cm 80x100; 2012

Indubbiamente il colore marrone associato all'elemento escremento (le merdine...così qualcuno le definisce!) rappresenta l'aspetto del rifiuto, della materia legata all'aspetto terreno e opprimente dal quale l'uomo sente il bisogno sottrarsi, una sorta  di "prigione ancestrale"nella quale la propria anima tende ad invischiarsi.
L'oro rappresenta per me il desiderio del cambiamento, la volontà di una possibilità, la forza "divina" che risiede in noi.
Vedo, in un certo senso, questi ultimi lavori come un campo di battaglia su cui si scontrano ferocemente due grandi forze opposte dove è ancora da decidere quale sarà  l'esito finale nonostante un'apparente  e composta calma esteriore.

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andrea mattiello "love is my resurrection"
acrilico e foglia oro su tela cm 100x100; 2012


Un silenzio che cela un grido! 
Qual è il ruolo dell'amore in tutto questo?  Sicuramente può avere un ruolo fondamentale!!!!!!
galleria or, mario schif
primo piano gallery, fotografia, madonna, artista, pittore, pop art, arte tribale, galleria or, mario schifano
andrea mattiello "little shit"
acrilico su tela cm 20x20; 2012

andrea mattiello "gold face"
acrilico e foglia oro su tela cm 20x20; 2012


andrea mattiello "mind in love"
acrilico e foglia oro su tela cm 20x20; 2012
cuore, amore, fondo oro, mosaico, mosaico bizantino, arte, pop art, acrilico, acrilico su tela, andrea mattiello opere, annunciazione, opere,pinterest, andrea mattiello pinterest, blog, 2012, 

Puoi vedere qui altre opere di questo ciclo




Al prossimo post!
Andrea

domenica 10 febbraio 2013

RES EXTENSA

Benvenuti.

Vado oggi a pubblicare il comunicato stampa dell'attuale mostra organizzata e curata dall'amica e gallerista  Dores Sacquegna presso la galleria Primo Piano LivingGallery di Lecce.





RES EXTENSA

09 FEBBRAIO – 05 MARZO 2013
Inaugurazione SABATO 9 FEBBRAIO ore 19:30
A cura di Dores Sacquegna

L'accordo fra res cogitans (pensiero) e res extensa (materia) - che è negato alla limitata potenza di pensare e di agire dell'uomo - fa parte della natura divina perché le idee e le cose derivano dalla medesima potenza di Dio, che è potenza di pensare e potenza di agire. SPINOZA

Sono stati invitati alla mostra diciannove artisti visionari per narrare attraverso le loro opere una tematica che esula da schemi convenzionali, siano essi classici che contemporanei, e si caratterizza per la sua natura fortemente visiva e narrativa, includendo nella sua espressione il segno, l’amorfo, il sè, il mondo, l’altro, il sacro, il profano, la poesia, il suono, la parola nell’arte contemporanea. Una mostra rivolta alla tematica della rinascita del pensiero e della materia, dell’ azione culturale e sociale a cui è dato il compito di incidere un divenire, tramite la presenza, la volontà e lo studio delle singole opere proposte, per celebrare le potenze-energie di ricongiungersi ad un assoluto comune dell’essere e dell’esistere. Celebri teurghi del passato e autori si rifecero a questa visione e furono: Erodoto, Euripide, Pitagora, Orazio, Porfirio, Plinio il Vecchio, Virgilio, Apuleio, Giuliano il Teurgo, Alberto Magno, etc. In effetti la Teurgia divenne con il monoteismo, l’azione dell’unico Dio o dell’Energia Unica e Suprema.

Res extensa è il mondo materiale entro il quale i corpi e gli oggetti occupano un certo spazio e vivono una certa temporalità, una sostanza oggettiva. Secondo il filosofo Merleau-Ponty, sia la superficie del nostro corpo che le textures degli oggetti che ci circondano fanno parte della stessa 'carne', dove tutti gli elementi si intrecciano e fanno eco gli uni agli altri. Nella carne dormono le ali e per volare e per muoversi, siamo costretti a tornare alle cose semplici, liberandoci dai fardelli e generando parole in libertà, capaci di decollare e spiccare il volo.
Dalle corde alla frutta”, è una delle opere di scultura della nuova produzione artistica di Giorgio Carluccio (Brindisi), orientato ad una personale ricognizione poetica orientata al connubio tra rigore e visionarietà, norma e allucinazione. Una sorta di “paesaggio dalle convulsioni forti” come diceva Artaud a proposito della pittura di Van Gogh. Nelle opere di Carluccio, ci troviamo di fronte a elementi familiari (la corda, la mela) ed estranei al tempo stesso. Tutti siamo d’accordo che in questo nuovo secolo viviamo un’emergenza dovuta a problemi di globalizzazione, criticità, ricerca identitaria e ansiosa.

Nel ricco brodo primordiale dei blog, possiamo osservare in diretta, le diverse fasi di nascita, crescita, stagnazione, morte ma soprattutto, riutilizzo, ri-assemblamento, e raffinamento continuo dei materiali. Internet ha rappresentato per molti l’uscita dall’isolamento geografico e l’ingresso in un gioco molto più ampio e ricco. “A beautiful demise” di Laura J. Victore (Usa), è la dimostrazione di questo brodo memetico, proiettato su una numerosità quasi inconcepibile che istituisce dei confini tra interno ed esterno, tra modelli carismatici di interazione e informazioni scientifiche dell’era della tecnica. Sul doppio registro tra immagine pubblica e backstage privato, prendono corpo le doppie verità di libertà di pensiero e di lontananza nelle opere di Astolfo Funes (Venezuela), che richiamano il senso del tatto nell’intero corpo, nel suo spessore e superficie. Res Extensa è una ricerca sospesa tra vista e tatto, tra pensiero e materia ed esplora la connessione tra il corpo e lo spazio attraverso tracce di riti o atti intimi o quotidiani. Il sensibile è la qualità tattile delle cose, il contatto con gli altri, o con gli oggetti , la sensazione di avere sempre la terra sotto i piedi. Attraverso le sue innumerevoli pelli, il mondo ci fa conoscere gli elementi che lo costituiscono: il volume, la consistenza, i contorni, il peso.

Quando osserviamo le opere di Fatma Almazrouie (Emirati Arabi), notiamo il ruolo che l’artista svolge all’interno del legame sociale, gli stimoli tra il dentro e il fuori, tra il piacere e il dolore. L’invisibile che ci circonda è rappresentato nelle opere di Magda Apostolou (Grecia), in cui si riflette “la pelle della terra”, coperta di fessure, di rotture, di spazio e tempo che perdono i loro connotati oggettivi per esprimersi in superfici aride e desolate, intese come paesaggi del corpo e della solitudine, aprendosi a evocazioni di temperatura prettamente mediterranea.
Nelle opere di Katelyne Ostyn (Francia) emerge un corpo mondo, l’esplorazione dell’assenza, la fisionomia sensoriale e sensuale della terra. Nei “corpi di energia” di Donato Bruno Leo (Brindisi), l’evocazione alimenta un sottile dialogo sulle molte realtà delle cose, sulle modalità del frammento, sulla dimensione archetipica legata al femminile, alla sacralità di una nascita con rimandi simbolici e trascendenti.
Il tempo, il rapporto con il passato, e i legami temporali e fisici sono presenti nelle opere di Tania Dimitrakopoulou (Grecia), e nel video “Hollow Null” di Rodrigo De Toledo (Brasile). L’irruzione esuberante dei media all’interno della società ha incominciato ad innescare meccanismi di dilatazione a tutte le masse del globo, togliendo la prerogativa dello spaesamento carnale allo slancio dell’artista, trasferendolo in un contesto più tecnologico. I computer sono entrati, come cavalli di Troia, con la loro potenza, offrendo possibilità di estensione, non solo dei sensi, ma anche del cervello e delle capacità psico-fisiche. La recente ricerca di Dario Manco (Lecce) è quella di investigare su certe dilatazioni, di realizzare mondi sui quali egli proietta la sua storia o quella del mondo che lo circonda, manipolando simboli concreti con elementi immaginari.

Molti di noi si chiedono quale sia oggi la funzione dell’artista nella ricerca artistica contemporanea. Se ha ancora oggi senso di parlare di arte o di ruolo dell’artista, vista la proliferazione di varie forme espressive e il loro costante riuso in un’ottica che è ormai definita post-moderna dalla critica.
È anche vero che l’arte è capace di rinnovarsi e di trovare sempre nuovi spunti di riflessione che spingono, chi la osserva a interrogarsi costantemente. L’arte, infatti, ha una funzione simbolica, è un connubio perfetto di forma e materia, di visibile e invisibile, di sostanza e di pensiero, perché scaturisce da una intuizione sensibile dell’artista che la traduce in forme comprensibili al pubblico di riferimento, adattando il suo pensiero e il suo sguardo, verso la realtà, nei confronti di una forma concreta e corporea come accade nelle opere di Motoko Huysveld (Francia), Nel Ten Wolde (Australia) e Thomas Kabelitz (Germania).
Questa concezione ha un suo referente nelle teorie di Kant, e mette in moto le facoltà del Geist, il ponte simbolico tra arte e genio, tra idea estetica e rappresentazione.

Per molti artisti come Giovanni Alfonsetti (Brindisi), Stuart Ross Snider (Usa) ed Helle Rask Crawford (Danimarca), il simbolo è la rappresentazione sensibile del pensiero e tende ad una sorta di trascendenza.
Questi artisti, e i loro colleghi visionari Matthew Giuffrè (Usa) e di Luke Grothe (Usa), Nadine Rolland (Francia), partono dalla forma e dal materiale (logos e tecne) per arrivare ad una dimensione profonda, mettendo in dialogo il Geist con il reale, stimolando la nostra mente con la bellezza di una forma illogica.

In mostra opere di pittura, scultura, installazione, fotografia, mix media, video arte.

ARTISTI IN MOSTRA
GIOVANNI ALFONSETTI(Brindisi), FATMA ALMAZROUIE (Emirati Arabi), MAGDA APOSTOLOU (Grecia), GIORGIO CARLUCCIO(Brindisi), RODRIGO DE TOLEDO (Brasile), TANIA DIMITRAKOPOULOU(Grecia), ALFONSO FUNES(Venezuela), MATTHEW GIUFFRE’(Usa), LUKE GROTHE (Usa), THOMAS KABELITZ (Germania), MOTOKO HUYSVELD (Francia), DONATO BRUNO LEO (Brindisi), DARIO MANCO(Lecce), KATELYNE OSTYN (Francia), HELLE RASK CRAWFORD (Danimarca), NADINE ROLLAND (Francia), STUART ROSS SNIDER (Usa), LAURA VICTORE (Usa), NEL TEN WOLDE (Australia).


Primo Piano LivinGallery
Viale G. Marconi 4 Lecce, Italy 73100
tel/fax: 0832.30 40 14

GIORNI E ORARI
dal lunedì al venerdì dalle ore 11-13/16-19:30
Sabato: 17-20

Al prossimo post!

Andrea

sabato 9 febbraio 2013

Benvenuti sul blog


                                                                                                                                            Benvenuti.

La pittura e la passione per l'arte sono sempre state due costanti che hanno scandito il corso di tutta la mia vita tanto da essere diventate ad oggi parte fondamentale di una giornata.
Mi presento... sono Andrea Mattiello, 38 anni, toscano... amo definirmi “creatore d'immagini”, una persona che semplicemente gioca ad accostare colori ed immagini per creare suggestioni, riflessioni, introspezione, curiosità.
Ho frequentato l'”Istituto d'Arte P.Petrocchi” di Pistoia e parallelamente ho iniziato a realizzare i miei primi lavori personali assecondando la passione per certe correnti artistiche o artisti che periodicamente diventavano i miei “miti”... Caravaggio, Raffaello, l'Impressionismo, il Surrealismo di Dalì e Magritte, la Metafisica di Giorgio de Chirico....
Ad oggi la mia ammirazione è rivolta alla Pop Art , Keith Haring, Andy Warhol, al graffitismo di
Basquiat e all'italiano Mario Schifano...che adoro!
Questo blog nasce con l'idea di diventare un picccolo/grande diario personale e dinamico sul mio lavoro e ciò che gli gira intorno oltre che un supporto al mio sito www.andreamattiello.it .
Uno spaccato sulla mia attività e sul quotidiano che influenza il mio creare; una sorta di fluida contaminazione fra immagini, pensieri e umori aperto al flusso continuo di novità e suggerimenti.

Al prossimo post!

Saluti Andrea